Ancora mi viene chiesto da qualche istituzione scolastica se l’obbligo di adeguarsi al Piano triennale anticorruzione vale anche per le scuole, la mia risposta è sempre la stessa,
” ma avete letto la norma ed inteso i vantaggi che ne derivano ?”
Manca il concetto di esimente da reato derivante dal D.Lgs 231/01, ma la cosa davvero buffa è che la norma dello STATO è chiara: sono soggette ed obbligate alla norma tutte le PA di cui all’articolo 1 comma 2 D.Lgs 165/01. Dall’altro lato una NOTA, badate bene, una NOTA del MIUR, la n. 276 del 29/01/14, nemmeno indirizzata alle ISA, lasciava intendere che poteva non farsi il piano.
A questo punto preferisco tacere e rinviari i discorsi e le disquisizioni pseudo normative alla gerarchia delle fonti, soprattutto in forza di una successiva nota MIUR, la n. 2351 del 22/01/2015 che rimangia quanto detto un anno prima.
Da un punto di vista tecnico la motivazione del responsabile anticorruzione come dirigente di prima fascia trova immediata risposta nell’articolo 1 comma 7 della l.190/12 oltre che nella delibera 1 / 2013 del DFP, ma ancora voglio riportare la risposta alle FAQ dell’ANAC molto aderente all’organigramma delle Istitutizoni scolastiche :
In ogni caso …. buon lavoro.
PS: il quesito è stato inviato all’ANAC ed all’Istituto Italiano Anticorruzione.
Si allegano le due note MIUR.
nota_276_del_29_gennio_2014_prevenzione_e_repressione_corruzione_e_illegalita_pa.pdf
nota_2351_del_22_gennaio_2015_obbligo_alle_scuole_di_pubblicita_e_comunicazione_delle_informazioni_sui_contratti_stipulati_nel_2014.pdf
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